18 Giugno 2013
 Scritto da Pro Loco
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Com’è andata – Locus Locorum 2013

La festa delle Pro Loco.

La festa dei colori.

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La moka gigante, tre belle fanciulle e sullo sfondo il mitico Transporter del Giovanni

Arrivati quando il mezzogiorno era trascorso da pochi minuti, nel primo pomeriggio il nostro stand ha cominciato a prendere forma, animandosi in breve tempo con la più classica delle nostre tradizioni: la realizzazione di sedie impagliate, ormai un marchio di fabbrica delle nostre trasferte!
Ma giusto per non addormentarsi sugli allori, quest’anno abbiamo portato finalmente anche l’altra tradizione per la quale nacque il nostro Laboratorio Sagron Mis: i scarpét.

Con grande curiosità per i nostri lavori, lungo tutto il pomeriggio la gente che si avvicina al nostro stand resta come imbambolata, mentre i nostri cónže con grande maestria impagliano le loro sedie. Intanto, pochi metri più in là, i Full Bromba se ne stanno appoggiati al banco di una moka gigante, che sarebbe poi il bar del Locus Locorum, sorgeggiando birra gelida un po’ per rinfrescarsi in questa torrida giornata, un po’ per cercare di capire se questo concerto si farà oppure no.

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I Full Bromba sul palco del Locus Locorum

Alla fine, con quasi un’ora di ritardo, intorno alle 9 di sera, i Full Bromba finalmente salgono sul palco, e mentre il sole lentamente se ne va verso altri meridiani, lasciando il posto alla luce artificiale, ecco che un altro pezzo di Sagron Mis si trasferisce per un momento a Ponte Arche, con il suo dialetto e le sue canzoni, una addirittura realizzata ad hoc per l’occasione.

Intanto tutt’intorno la gente cena, e tra un fegato di Lomaso e un orzotto di Zambana, tra una grigliata di Mori Val di Gresta e un Frico di Flaibano, arriva il tanto atteso momento di Lucio Gardin. Il comico trentino raggruppa sotto il palco una gran folla, riuscendo però solo in parte a coinvolgerla con uno spettacolo convincente, e lasciando i più, dopo appena un’ora di spettacolo, intenti a chiedersi se sia “tutto qui”.

 

Di diverso impatto invece la prestazione dei SetteSotto, band di intrattenimento musicale arrivata da Milano per divertire la folla con le sue energiche reinterpretazioni di brani famosi, italiani e non solo.
Poi, come sempre ad animare la serata ci pensano i pi bruti ciòk, la cui medaglia d’oro va sicuramente alla Pro Loco di Livo, tra sabbia, carriole e birra, tanta birra.

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Gloria, Annalisa, Maria Romana e Oriano alle prese con scarpét e carieghe

Alla domenica l’afa era ancora più intensa, e a noi non è rimasto altro da fare che andare a scambiare quattro chiacchiere con gli amici di Zoreri, entrati a pieno titolo nei nostri cuori per la straordinaria scenetta che portarono al Locus Locorum giusto un anno fa. Dopo aver donato a tutte le Pro Loco presenti la nuova pubblicazione del Comune di Sagron Mis “Un luogo in cui resistere”, realizzata della Cooperativa TeSto, unitamente all’ultimo disco dei Full Bromba, ed aver assaggiato ancora qualcuna delle specialità trentine, come il patùgol e salàm della Pro Loco di Val Rendena o il tortèl de patate di Spormaggiore, pian piano abbiamo cominciato a sbaraccare lo stand, per salutare tutta la compagnia attorno alle 5 di pomeriggio.
Ci siamo poi fermati a mangiare, come ormai da tradizione, un’ottima pizza all’Agana, per poi rientrare nelle nostre case stanchi morti ma ben felici di com’è andato il nostro quarto Locus Locorum, arricchiti davvero di nuove esperienze e di nuove conoscenze, sempre pronti a ripartire, magari per Zoreri, per Fiavè, o per uno qualunque di questi luoghi ai confini del Trentino, a portare le nostre tradizioni e le nostre particolarità, che siano le carieghe, i scarpét, o i Full Bromba.

In calce, alcune gallerie fotografiche del Locus Locorum, dai punti di vista di diverse Pro Loco.

Alla prossima!

Firma

 

 

 

 

 

LOCUS LOCORUM SECONDO SAGRON MIS

LOCUS LOCORUM SECONDO ZORERI

LOCUS LOCORUM SECONDO BAGOLINO

LOCUS LOCORUM SECONDO ZAMBANA

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