18 Febbraio 2014
 Scritto da Pro Loco
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Com’è Andata – De Not Co Le Caspe 2014

De not co le caspe 1

Piove? Non piove? Si fa? Si rimanda? Queste domande sono state il leitmotiv di tutta la settimana mentre le visualizzazioni nei siti del meteo partite da Sagron Mis impennavano.
Alla fine, non si è avuta una risposta definitiva fino alla fine, quando alle 18.45 ancora non si sapeva se saremmo partiti oppure no, e che giro avremmo fatto.
Ma quando alle sette in punto, con le caspe già calzate e le torce già accese, finalmente abbiamo lasciato la strada per intraprendere il sentiero, la preoccupazione per la minaccia pioggia è magicamente scomparsa.

Un gruppo affiatato di una trentina di persone per la seconda edizione di De Not Co Le Caspe. Partiti dai Casère, con una leggera variazione di percorso, ci siamo inoltrati fin quasi in fondo alla Val de le Moneghe, lungo il sentiero Intrecci del Tempo. A far da Cicerone nella nostra escursione il nostro Maurizio, che ci ha fatto comprendere un po’ meglio l’origine dei bizzarri toponimi delle località che stavamo calpestando. L’escursione è proseguita salendo verso il Ronc del Gianèra e poi ancora su, fino alla Casina forestale, dove Giovanni, Celeste e Andrea ci aspettavano con un delizioso rinfresco: formaggi e salumi, pizzette e dolci, tè e vin brulè. Pasteggiando davanti al fuoco del larìn, quasi ci dimentichiamo che c’è ancora un po’ di strada da fare e che alla Baita Sagron Mis ci aspettano per la cena.

Sono da poco passate le nove e mezza quando il gruppo, ormai riposato dopo la salita, riprende la marcia per la discesa.
Arrivati alla Baita un grande momento di convivialità, quando stanchi e affamati abbiamo potuto gustare un’ottima pastasciutta. Ormai le preoccupazioni meteorologiche della partenza sembravano solo uno sbiadito ricordo, e la festa è poi proseguita, come nella migliore tradizione dei nostri appuntamenti, fino a notte inoltrata.

Il maestoso Piz de Sagron

Nei ringraziamenti di questo appuntamento, oltre al Laboratorio Sagron Mis nella figura di Maurizio, è impossibile non citare Manuel Conedera, che ci ha regalato splendidi scatti come questi, e con il quale a breve partirà il corso di fotografia notturna.
Ringraziamo ancora Celeste, Giovanni e Andrea che ci hanno aspettato al rifugio forestale preparandoci il ristoro, Egle e Paola che si sono prodigate nel cucinarne gli stuzzichini, dolci e salati, Maurizio, Giovanni e Gloria con i quali nei giorni antecedenti abbiamo battuto il sentiero, e infine tutti i partecipanti, ai quali dobbiamo indubbiamente il successo di questa manifestazione.

Alla prossima!

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