Anche se sfalsata di una settimana rispetto alla tradizione, rispetto al giorno dedicato alla Beata Vergine di Caravaggio, la tradizione si rinnova. E lo fa, scusate il gioco di parole, nella sua migliore tradizione. Menù rustico come vuole, come impone la tradizione, e quel pizzico di novità che la tradizione richiede per essere sempre fresca, sempre stimolante, sempre viva.

Il pasto alla Sagra dei Marcoi

Ecco che ai Marcoi, in una piacevole domenica di inizio giugno, la comunità di Sagron Mis ha riscoperto ancora una volta le sue origini, con la tradizionale messa all’aperto, fuori dalla chiesetta, e il pranzo in compagnia.
La mobilitazione per i volontari è arrivata già al venerdì, mentre domenica mattina il sole non era poi tanto alto quando i gazebo hanno iniziato ad aprirsi, la cucina a borbottare, le panche e le tavole a riempire la piazzetta sopra la Chiesa dei Marcoi. Dopo la messa, celebrata da Don Renzo, tutti pronti per prenotarsi un posto a tavola, un biglietto per il pranzo. E c’era di che affrettarsi, visto che a mezzogiorno e un quarto, già non si trovava più posto a sedere, e anche alcune pietanze iniziavano a scarseggiare. Ma la qualità è una componente fondamentale del desinare, e il tetto del centinaio di coperti irrinunciabile ai Marcoi.
Novità di quest’anno, alla fine del pasto è arrivato il dolce, con lo squisito gelato arrivato direttamente dalla gelateria di Adriano Corona, uno degli ultimi arrivi del nostro paese, cuch, da Mezzano ai Pante.

Arriveranno tutti a destinazione…?

Ma domenica 1 giugno la festa non si è fermata al pasto, anzi, grazie al mitico Eros, con le sue musiche e i suoi balli, il divertimento è proseguito fino a pomeriggio inoltrato, nonostante qualche gocciolina di pioggia abbia in più momenti provato a rovinare la festa. Alla fine come sempre ha trionfato la convivialità, la voglia di stare in compagnia e di divertirsi tutti assieme. Ed è quello che, appena una settimana dopo, cercherà di prendere in prestito anche la Sagra del Mis, dove in tanti anni tutto questo è andato pian piano scomparendo.

Eros e la fisarmonica