Comedón

Una tra le tante cime del gruppo del Cimonega, potrebbe forse essere addirittura sminuita dall’imponente presenza del Piz de Sagron. A farla spiccare allora ci pensano la sua particolare conformazione, la sua modesta altezza e la sua rilevanza alpinistica.

Comedón in dialetto significa “gomito”, e la particolarità della sua forma è già risolta. Pronunciato come un corno di rinoceronte nella parte che sovrasta la Foržela del Om (detta appunto “Corno del Comedón”) si sviluppa dolcemente verso la sua cima, dove sale sempre più ripidamente, fino a raggiungere quota 2325m, per poi ridiscendere bruscamente fino ad arrivare all’Intaiada, che non a caso viene chiamata anche Passo del Comedón, e per la quale passa il sentiero dell’Alta Via n.2 delle Dolomiti.

A vederlo dal Mis, non si direbbe che il Comedón sia la quarta cima più alta del gruppo del Cimonega, subito sotto a Sass de Mur, Piz de Mez e Piz de Sagron. Non si direbbe perché pur apparendo in immediata prossimità del Sass dele Undes, in realtà la cresta che li separa è abbastanza lunga, e il Comedón si ritrova un po’ più solitario ed appartato, a sud-est dei suoi vicini.

La sua salita, un’avventura abbastanza semplice per escursionisti con una certa esperienza, ci regalerà numerosi incontri faunistici ravvicinati (soprattutto camosci) e soprattutto un panorama mozzafiato una volta raggiunta la vetta, dalle rocce più alte del Piz de Sagron alla catena delle Pale di San Martino, fino ad assaporare tutti i prati e i caseggiati dell’alta valle del Mis.

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