Mis

Entrando a Sagron, e guardando verso nord, ci si presenta di fronte agli occhi uno scenario del tutto particolare. In alto, uno dei più puri sottogruppi delle Pale di San Martino, chilometri di dolomia che dalle tranquille Regade si fanno imponenti al livello della Croda Granda, e più avanti, dell’Agnèr. Un autentico spettacolo della natura.

Ammaliati dalla magnificenza di queste cime, arrivando al tramonto, abbassiamo lo sguardo alle loro pendici, sulle quali si staglia una dolce conca che con le luci artificiali dell’illuminazione pubblica ci offrono un singolare punto interrogativo, tracciato dalle vie dell’abitato di Mis.

Un punto interrogativo che diventa evocativo, di un luogo misterioso, e tranne per chi ne appartiene, sconosciuto.

Con la luce del giorno invece, tra il limite sinistro della Val dei Sas e quello destro del Torrente Mis, ci si presenta un verde cuore, nella sua rappresentazione iconografica più classica. Cuore e mistero, come la gente che a Mis ci vive, abituata a donare accoglienza, ma senza scoprirsi troppo.

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